Todo termina. Todo tiene un proposito y a veces puedes no sentir dolor. A veces puedes comprender tanto que el dolor se vuelve a paz : rapidamente y sin voluntad.

E capita proprio così. E’ quello che sento, è quello che sono ora. Sto raccogliendo energia per imboccare quella strada con un sorriso che sappia di convinzione e tranquillità. Alle volte sembra tutto troppo complicato per farlo davvero. Vivere qui, fino a qualche momento fa, era la cosa che avrei voluto di più. Una mia esistenza, costruita da me, solo da me. Senza più quegli stupidi problemi cittadini, senza più quelle ansie da milanese stressata. Senza più l’ostacolo della distanza dato dalla città.

Già, davo colpa alle distanze, ingenua. Ma la colpa era solo delle persone e della loro poca volontà. Ora intendo tutto.  Alla gente piace stare zitta, non parlare, non confrontarsi. La gente ama nascondersi, pensare che non gli riguardi, far finire tutto banalmente in un silenzio pesante che sà di superficialità. E questa gente è ovunque, se mi volto o mi guardo intorno, vedo solo loro. Non c’è posto, non c’è nazione differente, non c’è cultura. Se vai  a sbattere contro la paura, la paura si prende gioco di te.

Guarire un po’
Sognare un po’
Amare un po’
Fallire un po’
Far male un po’
Mentirsi e poi
Tornare a sfamarsi un po’.